la fotografia in vacanza.

la fotografia in vacanza.

Visita al borgo di Atri, al fotografo  Giuseppe Tracanna. E’ un umido sabato sera di Marzo quando decido di andare a trovare il fotografo Giuseppe Tracanna. Il suo studio è nel mirabile centro storico di Atri, a pochi chilometri da Silvi. Professionista dal 1980, lavora con aziende importanti quali Alitalia e con registi come Pupi Avati. Conosce Gavino Ledda e nel 2011 il Museo Michetti di Francavilla gli apre i suoi spazi esclusivi, dove aleggiano Michetti, D’Annunzio e Tosti, ottenendo un gratificante successo. Sarà strano, ma quando vedo un paesaggio mozzafiato penso a Giuseppe, alle sue esclamazioni, alle sue foto, ai sali d’argento, alla sua passione per le tradizioni.

Vedo lo studio illuminato ed entro. Lui è seduto accanto al caminetto acceso, insieme ad un amico. E’ spesso in compagnia di amici. La sua ospitalità mi prepara per l’intervista che voglio fargli. Mentre lui versa un liquore davanti al fuoco acceso, d’un tratto vengo ispirato da una luce quasi teatrale e gli chiedo se posso fargli una foto. Mi porge una macchina pesantissima, la sua Nikon. Inquadro e in controluce scatto. Penso alle domande che sto per fargli.

“Giuseppe, cos’è per te la fotografia”?

E’ “cogliere l’attimo”. Quando mio figlio vedrà le mie foto saprà com’era la vita oggi. E’ soprattutto la testimonianza del momento, il ricordo. Analogico o digitale? La risposta è semplicissima: La fotografia digitale ha dato la possibilità a tutti di fotografare. Ma è una fotografia fredda. L’analogica ha una valenza diversa. Tutti i grandi fotografi l’adoperano. Che tipo di fotografia preferisci? Il ritratto. L’essenza è nel cogliere la propria identità. Una persona allegra non potrai farla diventare triste, e viceversa. Il concetto è questo. Quali scatti può fare secondo te un fotografo dilettante o professionista in Abruzzo? Può spaziare a 360 gradi. Dalla montagna alla collina, tutto con piccoli spostamenti. Certamente l’Abruzzo è pastorale, è D’Annunziano, arcaico. Basti pensare alle distese della montagna, i pascoli, e poi lo sfondo marinaresco. Celommi. I Parchi Naturali, come il Parco del Cerrano, o posti splendidi come i laghi di Scanno, Campotosto. Le stupende vedute della Maiella o il Gran Sasso, il “Gigante che dorme”, e tutte le bellezze naturali. L’Aquila, nonostante il terremoto, Chieti, Pescara definita ormai la Shanghai d’Abruzzo, per non parlare di tutte le Abbazie sparse nelle campagne, i luoghi della transumanza, la casa di Michetti a Francavilla, dove D’Annunzio, Tosti e Michetti si riunivano per dipingere, comporre musica e poesia. Questi luoghi bisognerebbe visitarli.

Ti piacerebbe fare un Workshop sulla fotografia in Abruzzo?

Certamente, con indicazioni dei posti, del bel vedere in fotografia usando tecniche idonee e mirate per fotografare paesaggi, ritratti,  architetture, mare, colline, montagne. Anche per avvicinarsi a visioni di altre persone non del luogo, magari si potrebbe bandire un premio fotografico per la migliore realizzazione di un tema scelto.

Da un intervista quindi all’idea per un Workshop e la conversazione si fa interessante e da approfondire in un prossimo incontro. Arriva però una telefonata che interrompe la conversazione. Decido allora di salutarlo e lui mi ringrazia dandomi appuntamento alla settimana prossima. Grazie a te Giuseppe, e alla prossima

 

 

Atri città d’arte a pochi km

2022-12-26T14:02:36+00:00