Abruzzo Extreme Bike Tour,l’Extreme Challenge 2014 a Silvi Marina.
Un cicloviaggio di 400 km fra mare e montagna, immersi nei Parchi d’Abruzzo.
Una vacanza in Abruzzo,sulle strade della Rae, rappresenta il giusto connubio per chi cerca sia il mare sia la montagna e vuole coinvolgere la famiglia.
Il consiglio è di fare tappa a Silvi Marina, dove da maggio a settembre si possono abbinare delle giornate in spiaggia a dei bei percorsi in bici nell’entroterra.
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Le tappe: dove pedalare e cosa vedere
1 Da Silvi al Ceppo (151 km)
Breve deviazione e stop per visitare Teramo e passeggiare per il suo caratteristico centro storico,prima di immergersi nella bellissima strada verso il Ceppo.
2 Da Silvi a Rigopiano (120 km)
Usciti da Silvi, su tutto il percorso collinare, si passa prima per Penne – che sicuramente merita una visita per la celebre Porta di S.Francesco – e poi si attraversano i tipici comuni di montagna, come Farindola, famoso per il pecorino.
3 Da Silvi al Block Haus (km 180)
La strada per il Block Haus – e, quindi, l’arrivo alla sua cima – può avvenire su tre versanti (dal più semplice al più impegnativo): Pretoro, Lettomanoppello e Roccamorice.
Tutti questi paesi sono storicamente importanti: Pretoro è noto come la Saint Moritz del sud e ha un bellissimo borgo medievale del 1600; Lettomanoppello e Roccamorice sono anche loro borghi stupendi e celebri, perchè si pratica la lavorazione della pietra,un’arte antica,tramandata da padre in figlio, che caratterizza la figura tipica degli “scalpellini”. Con le pietre, in passato, soprattutto ad uso dei pastori, si realizzavano i cosiddetti “tholos”, delle costruzioni a pianta circolare.
Questa montagna in realtà, è stupenda se approcciata da tutti i versanti, quindi si potrebbe anche pensare di avvicinarla con l’auto, per poi, in giorni diversi, effettuare le scalate e arrivare ai 2142 m del Block Haus uno dei pochi luoghi oltre i 2000 m in Italia, dove, con il cielo limpido, sembra di poter toccare il mare. A chi ha un po’ di tempo si suggerisce una visita rigenerante alle Terme di Caramanico, nate quasi cinquecento anni fa.
Info iscrizioni:
339/1804114
Partenza mattutina.
La Rando Abruzzo Extreme parte da Silvi Marina dalle 10 alle 11 del prossimo 8 giugno.
Il tempo massimo è di 35 ore per gli individuali e di 27 ore per la “staffetta a coppie”. Giunti alla terza edizione la Rando Abruzzo Extreme è diventata ormai un appuntamento imperdibile per chi ha voglia di pedalare in scorci stupendi che ripagheranno dalle fatiche inevitabili nel menù sono infatti previsti 400 km di tracciato e ben 8000 m di dislivello. L’Abruzzo Extreme è una sfida cicloturistica piena di ingredienti stimolanti: le salite di Castelli, Il Ceppo, Vado di Sole, il doppio versante del celeberrimo Block Haus, il blu del Mare Adriatico sulle cui coste si pedala a lungo, il verde del Parco Nazionale d’Abruzzo, il grigio della roccia delle montagne e la voglia di vivere un sogno importante, conquistandolo con le proprie forze.
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La prima parte del percorso è quasi completamente pianeggiante, tanto che si resta sull’Adriatica per circa 30 km costeggiando il mare. Fino a Teramo l’itinerario è stato disegnato per offrire la possibilità di pedalare e di riscaldarsi a dovere per affrontare al meglio i successivi impegni.
La prima asperità è il Ceppo, una salita molto regolare del teramano, immersa nella tipica vegetazione dei Monti della Laga e nel comune di Rocca Santa Maria.
La salita parte subito un po’ dura con qualche punta a due cifre, ma poi si addolcisce decisamente con tratti dove si potrà recuperare e una pendenza che negli ultimi 6 km non supera mai il 5-6 per cento.
Assolti gli obblighi del punto di controllo posto in vetta, si tornerà indietro per riprendere la strada che da Cortino conduce a Montorio immersi in una verdeggiante vallata. Qui, nei vari tratti di salita che continuano fino allo scollinamento di Cortino, si dovranno risparmiare energie, in particolare se la giornata si presenterà calda.
Dopo Cortino si scende verso una stupenda gola che conduce alla strada Maestra del Parco: è la parte più suggestiva della vecchia statale 80 nel tratto che collega Montorio al Vomano ad Amiternum. Pedalando si ricalcherà in larga parte il tracciato dell’antica strada romana Via Cecilia.
Presa la direzione di Montorio al Vomano su una strada piacevolmente in discesa,dopo il controllo di Aprati si proseguirà in direzione Castelli. Dopo Montorio si aprono scenari di montagna vera: l’obiettivo successivo è il Valico di Vado di Sole a 1621 m. Prima, però, si passerà attraverso il centro abitato di Castelli, celebre per la sua ceramica artistica. Proprio dopo l’abitato di Castelli arriva il tratto di salita più dura,con un paio di kilometri oltre il 10 per cento. Si sale sotto l’imponente roccia della montagna: chi avrà la fortuna di farlo durante il tramonto assisterà a uno spettacolo indimenticabile. Dopo circa 10 km arriveremo a Rigopiano, dove è collocato l’ormai famoso ristoro imperniato su uno dei prodotti tipici abruzzesi: gli arrosticini cotti al momento, accompagnati con dell’ottimo Montepulciano d’Abruzzo.
Pausa meritata:siamo esattamente a metà salita e mancano circa 10 km allo scollinamento. Arrivati al valico, per molti concorrenti sarà ormai notte, con la prospettiva di pedalare sull’altipiano di Fonte Vetica nel silenzio più assoluto e perdendo la cognizione del tempo. A Castel del Monte si arriverà dopo aver passato anche il Valico di Capo La Serra (a ben 1600 m sul livello del mare) e, per chi avrà intenzione di pernottare, ci sarà la possibilità di farlo nell’appropriatissimo Rifugio del Pastore, in modo di spezzare in due la difficoltà del percorso.
Da questo punto in poi inizia una lunga discesa. Da segnalare lungo l’itinerario i centri di Rocca Calascio, Santo Stefano di Sessanio e Capestrano, fra i borghi più belli d’Italia, fino ad arrivare a Popoli. Ormai siamo a oltre metà del percorso complessivo e sulla Tiburtina, costeggiando il fiume Tirino, ci dirigiamo verso il tratto più difficile (ed epico…) della nostra Rae: la temuta doppia scalata del Block Haus.
Entrati nel Parco Nazionale della Majella, affronteremo prima il versante più duro e celebre, ossia quello che parte da Roccamorice, poi scenderemo da Pretoro per l’ultima scalata con il versante di Lettomanoppello. Si tratta di due salite già molto difficili in condizioni normali: in questo itinerario, peraltro, le sfideremo con quasi 300 km già nelle gambe, per cui è opportuno montare rapporti adeguati. Da Roccamorice (546 m) fino al controllo di Mammarosa (1648 m) i kilometri sono ben tredici e questo fa capire quanto sia impegnativo questo versante. Il versante da Lettomanoppello ha una pendenza media di circa l’8 per cento e qualche tratto in più dove poter prendere fiato.
A Mammarosa, nel punto dove passeremo per due volte, è posto un altro punto di ristoro-controllo. Archiviato il Block Haus, si prenderà di nuovo per la bella discesa da Pretoro e nei 40 km finali, tutti pianeggianti, con il mare a farci compagnia.
Per chi punterà alla Extreme Challenge, un secondo tassello conquistato: all’arrivo a Silvi Marina, doccia e un eccezionale pasta party!]]>